I sistemi di intelligenza artificiale sono costantemente presenti nella nostra quotidianità, nei settori più disparati della vita e nel mondo del diritto. Anche il settore della giustizia penale non sfugge a questo fenomeno, tanto è vero che, in molti Paesi, i sistemi di IA vengono costantemente impiegati per sostenere il processo decisionale umano di diversi attori, come forze dell’ordine, avvocati e giudici, in una moltitudine di contesti operativi. In questo quadro, una più profonda conoscenza del metodo statistico, resa possibile dall’utilizzo dell’IA, potrebbe senz’altro giovare anche all’esercizio della funzione accusatoria, rendendo le iniziative processuali del P.M. meno soggette a influenze variabili, soggettive e potenzialmente discriminatorie. Questi benefici, tuttavia, non possono essere considerati sufficienti a compensare le possibili compressioni delle garanzie fondamentali discendenti da un utilizzo improprio dell’IA in questo settore. Da qui, l’esigenza di alimentare il dibattito scientifico nella direzione di verificare a quali condizioni l’utile arricchimento delle fonti informative del P.M., mediante l’utilizzo delle tecnologie computazionali, possa convivere con il nucleo epistemologico tradizionale del procedimento penale.
Obbligatorietà dell’azione penale e ruolo dell’IA nelle scelte del pubblico ministero / Gramuglia, Vincenzo. - In: ARCHIVIO PENALE. - ISSN 2384-9479. - 3/2024:(2024), pp. 1-38.
Obbligatorietà dell’azione penale e ruolo dell’IA nelle scelte del pubblico ministero
Vincenzo Gramuglia
2024
Abstract
I sistemi di intelligenza artificiale sono costantemente presenti nella nostra quotidianità, nei settori più disparati della vita e nel mondo del diritto. Anche il settore della giustizia penale non sfugge a questo fenomeno, tanto è vero che, in molti Paesi, i sistemi di IA vengono costantemente impiegati per sostenere il processo decisionale umano di diversi attori, come forze dell’ordine, avvocati e giudici, in una moltitudine di contesti operativi. In questo quadro, una più profonda conoscenza del metodo statistico, resa possibile dall’utilizzo dell’IA, potrebbe senz’altro giovare anche all’esercizio della funzione accusatoria, rendendo le iniziative processuali del P.M. meno soggette a influenze variabili, soggettive e potenzialmente discriminatorie. Questi benefici, tuttavia, non possono essere considerati sufficienti a compensare le possibili compressioni delle garanzie fondamentali discendenti da un utilizzo improprio dell’IA in questo settore. Da qui, l’esigenza di alimentare il dibattito scientifico nella direzione di verificare a quali condizioni l’utile arricchimento delle fonti informative del P.M., mediante l’utilizzo delle tecnologie computazionali, possa convivere con il nucleo epistemologico tradizionale del procedimento penale.| File | Dimensione | Formato | |
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